Alessio: I primi nudi artistici che ho svolto in fotografia derivano dall’ossessione dello svolgere un lavoro di moda sempre commissionato e quindi orientato a fini commerciali e di visibilità del prodotto che inevitabilmente mi condizionano anche artisticamente. Un po’ per ribellione ho iniziato a svolgere dei servizi di ricerca personale che erano rivolti al nudo e non all’indossato e che per me rappresentano innanzitutto la bellezza. La visione del nudo al momento della nascita è normale: tutti, maschi e femmine, per prima cosa vedono il corpo nudo della propria madre. Inoltre, le prime forme artistiche sono fatte da persone nude. Quindi, oltre alla bellezza, nel nudo vedo molta naturalezza. E quando lo rappresenti ha un’eleganza che non è dovuta all’abito o all’accessorio che la modella indossa, ma alla nudità stessa, che non ha vincoli estetici aggiunti a ciò che è puramente umano.
Alessio Cocchi è nato a Firenze circondato dalla fotografia e cinepresa grazie alla passione del padre. Ha 17 anni è diventato un fotografo professionista cominciando a lavorare nelle sfilate di moda, partendo dallo Still Life. Si è presto spostato a Milano, la capitale della moda, e da lì in tutto il mondo. Al momento è anche un docente alla Leica Akademie di Milano.
